Seti@home (seti at home)

10 maggio 2005

Seti@home (seti at home) è un esperimento scientifico che sfrutta la potenzialità delle centinaia di migliaia di computer connessi a internet per la ricerca di intelligenze extraterrestri (SETI). Il progetto si basa sull’analisi di segnali captati dai radiotelescopi. Si cercano forme di segnale a larghezza di banda molto stretta. E’ noto che questo tipo di segnali non sono presenti in natura. La loro scoperta sarebbe una prova evidente della presenza di una tecnologia extraterrestre.
I segnali dei radiotelescopi sono composti prevalentemente da rumore e da segnali prodotti dall’uomo come le stazioni TV, radio, satelliti artificiali. Il progetto Radio SETI analizza digitalmente i dati. Una maggiore potenza di calcolo permette di coprire un ampio spettro di frequenze con maggior sensibilità. Il radio SETI però ha un appetito insaziabile per la potenza di calcolo, quindi serve l’aiuto di moltissimi pc sparsi per il mondo.
In passato il progetto SETI utilizzava un supercomputer nei pressi del radiotelescopio per analizzare i dati. Nel 1995, David Gedye ha proposto di dar vita al radio SETI usando un supercomputer  virtuale composto da un gran numero di computer connessi a Internet, Da questa idea è nato il SETI@home project. SETI@home è stato avviato originalmente nel maggio 1999.
Nel settembre 2004 una notizia è stata diffusa in tutto il mondo: Intercettata dal radio telescopio di Arecibo un’onda radio anomala. Secondo i ricercatori non si tratta di una sorgente di emissione naturale. L’impulso e’ stato nominato SHGB02+14A e viaggia sulla frequenza di 1420 MhZ. Questo segnale, come tanti altri è stato inserito nella lista del progetto Seti come segnale Candidate. Trovate la lista completa dei segnali candidate cliccando sul link.

Profilo personale: mrcmobile

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Crediti Totali: 51.790.286
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membri seti at home

 

Iscritti al team Seti@home classic al 2 ottobre 2004: 193
Risultati ricevuti: 63301
Utilizzo complessivo CPU: 86.482 anni

 

 

 

 

Nome + URL Risultati
ricevuti
Tempo utilizzo CPU Media tempo CPU
per unità
1) spippolo 9943 7.958 anni 7 hr 00 min 38.7 sec
2) brainquake 5891 7.770 anni 11 hr 33 min 12.7 sec
3) Misterius 5740 5.728 anni 8 hr 44 min 30.9 sec
4) Carlo Maggio 3717 4.635 anni 10 hr 55 min 26.6 sec
5) Patrizio Cimmaruta 3243 2.609 anni 7 hr 02 min 54.2 sec
6) FrancescoG 2733 2.754 anni 8 hr 49 min 41.2 sec
7) St@rgate 2694 2.516 anni 8 hr 10 min 50.4 sec
8) Marco Franceschini 2552 3.467 anni 11 hr 54 min 03.1 sec
9) crizan 1563 2.206 anni 12 hr 21 min 57.7 sec
10) NightFlyer2 1448 7170 hr 46 min 4 hr 57 min 07.8 sec
11) Francg 1443 1.812 anni 10 hr 59 min 52.4 sec
12) Mauro 1420 2.108 anni 13 hr 00 min 22.3 sec
13) luca 1387 5.200 anni 32 hr 50 min 36.0 sec
14) mrcmobile 1344 1.625 anni 10 hr 35 min 28.5 sec
15) Danilo 1340 3.651 anni 23 hr 51 min 59.6 sec
16) capitano 1219 1.215 anni 8 hr 44 min 02.2 sec
17) IK5QPW 1049 6773 hr 43 min 6 hr 27 min 26.3 sec
18) trialex 889 1.699 anni 16 hr 44 min 37.6 sec
19) alvin 875 1.439 anni 14 hr 24 min 28.8 sec
20) Roberto Feruglio 800 5801 hr 58 min 7 hr 15 min 08.8 sec

 

 

E’ possibile collaborare facendo girare sul proprio pc un software che scarica i dati ricevuti dai radiotelescopi, e successivamente li analizza. Esiste la possibilità infinitesimale che il tuo pc rilevi un segnale di una civiltà extraterrestre.
SETI@home conta ormai su una rete di calcolo distribuita (distributed computing research) su Internet composta da oltre 2 milioni di persone di ogni nazionalità, accomunate dalla speranza di contribuire a trovare segnali di intelligenza extraterrestre nella nostra galassia. Al momento attuale il progetto SETI@home vanta una potenza di calcolo superiore a quella di qualsiasi altro computer al mondo.
Esistono due versioni del software: quella tradizionale e l’ultima arrivata che sfrutta il progetto BOINC (Berkeley Open Infrastructure for Network Computing). Quest’ultima, dopo circa un anno di beta testing è entrata finalmente in funzione e andrà a sostituire in futuro le vecchie versioni. Il 22 giugno 2004 il nuovo seti BOINC è partito ufficialmente e gli utenti sono tutti invitati a lasciare il vecchio progetto ‘seti classic’ per passare al nuovo software di calcolo distribuito

SETI@home si divide in due parti: un’applicazione e uno screensaver. L’applicazione esegue tutto il lavoro: scarica blocchi di dati ricevuti dai radiotelescopi e immagazzinati nei server della Berkeley University durante una normale sessione internet del vostro pc. Una volta scaricata la sessione di dati (pochi Kb), inizia il processo di analisi in background. Vengono cercati eventuali campioni di dati che potrebbero essere ordinati secondo un criterio logico (quindi non di origine naturale). Terminato il processo di analisi, il software rispedisce i risultati elaborati, e scarica un altro blocco di dati. Lo screensaver invece mostra la progressione di questa analisi durante il periodo di inattività del computer. Durante il funzionamento è visibile il grafico 3D del processo di analisi dei dati.
Per utilizzare SETI@home è necessario scaricare il software, creare un account sul server SETI@home e poi aderire al Seti@home Italian Team. Il tuo account coincide con la tua email. Questo permette all’organizzazione di avvisarti se scoprirai ET.

 

Il suono di sottofondo è tratto dal film CONTACT.

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